Noi, 10.000 piedi sopra il cielo – parte 2

…e comincia l’avventura!

14 settembre, ore 09.30 Fly Roma
Il Leader ed il numero 4 decollano in direzione Trento.
Con loro i due passeggeri (Carlo e Loredana) e una parte dei bagagli “tecnici”.
Il #1 infatti è convocato per il briefing della manifestazione sul Garda, in cui la presenza della PAN rappresenta l’esigenza di eccellenza, precisione e rispetto di tutte le regole ed orari in maniera quasi maniacale. È naturale, il successo dipende da molti fattori, e la preparazione dello show è uno dei più importanti.

14 settembre, ore 15.25 Fly RomaDue e Tre in decollo da Fly Roma 

Decollo degli equipaggi #2 e #3, con i rispettivi passeggeri Mario (special guest) e Francesco, che vi sta raccontando l’avventura.
Splendido volo, classica rotta via Foligno – San Sepolcro – Santa Sofia per scavalcare l’Appennino, e sotto di noi la Pianura Padana. Per chi, come noi, è abituato a un territorio più movimentato, vedersi sotto miglia e miglia di pianura è un’esperienza… diciamo diversa. Eppure (complice anche l’accurata pianificazione), diventa semplice osservare e riconoscere i punti di riferimento a terra. Per me e Roberto, inoltre, si è trattato di bissare un’esperienza ludico-goliardica di un paio d’anni fa, in cui con un bellissimo Roma/Boscomantico abbiamo raggiunto un nutrito gruppo di colleghi per una reunion gastronomica.
Fino a Verona, quindi, stessa rotta, poi la pianificazione ci faceva girare prudentemente intorno a Verona Villafranca… finché un più che cortese controllore ci ha suggerito e autorizzato un bel “taglio” via Mantova e Peschiera diretto, che ci ha fatto guadagnare un bel po’ di tempo. Da lì, inserimento nella valle dell’Adige via Dolcé e avvicinamento seguendo il fiume e l’autostrada, appena sotto la quota delle montagne circostanti.
Il volo in valle è decisamente affascinante, soprattutto in valli così ampie come la Val d’Adige in questi tratti inferiori, a volte sembra di toccare le frazioni a mezza costa e scorgere cavalieri sulle torri dei bellissimi castelli e soldati a presidio dei forti austroungarici… Roberto si stupiva della mia conoscenza del territorio, ma sono percorsi che ho fatto e rifatto per anni, su e giù per la A22, per lavoro e per diletto…
Rovereto arriva in un attimo, riconoscibile per il tempietto che custodisce la Campana dei Caduti; a sinistra il lago di Loppio e la valle di Mori che porta a Torbole e Riva del Garda (ci servirà domani!)… poi una leggera accostata a destra, seguendo l’ansa dell’Adige e siamo a Calliano, riporto Sud per Trento.
Il contatto radio ci autorizza ad un circuito con passaggio asse pista, e riusciamo così a salutare Trento ed i due nostri equipaggi già al parcheggio.

mde

Ore 18.00, LIDT
Aerei a nanna, scaricati i bagagli e l’attrezzatura, salutiamo gli amici che ci sono venuti ad accogliere, carichiamo il van che ci ha messo a disposizione l’organizzazione, e poi al volo in albergo per una doccia, pronti per un’uscita serale a spasso per Trento e con le gambe sotto al tavolo!

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(<– leggi la prima parte)

(segue –>)

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